Chiesa Madonna in prato(VARESE)
Dove si trova?
a pochi passi
dalla stazione Nord di Varese.
Come si arriva?
- In treno:
stazione nord /
stazione FS di Varese
- a piedi: 10 min
dalla stazione ferrovie dello stato
- in auto : direzione
BIUMO INFERIORE
Le prime notizie storiche si hanno
dalla visita pastorale compiuta
da San Carlo Borromeo nel 1574.
"Si provveda d'un paramento
bianco di seta, cioè:
palio, pianeta, stola, manipolo,
amitto con camiso;
di tovaglie quattro,
due grandi e due piccole etc.
si orni di pittur tutta la chiesa;
si faccia, con comodità,
fornir le due cappelle che
Si faccia far una finestra
nella cappella
grande con la ferada,
perché li viandanti possino
pigliar da essa la divozione."
Il cardinal Ferrari,
nelle visite pastorali
del 1899 e 1907,
faceva notare che
la chiesa "non è consacrata".
Disse che ha
due cappelle dedicate
ai Re Magi e a San Carlo,
(titolati Maria Nascente
ed i Ss. Re Magi, e l'affresco
in coro oggetto di grande
venerazione, è deteriorato".
All'esterno:
la facciata barocca,
tra le più interessanti
del varesotto,
da documenti
d'archivio si sa
con certezza che
è stata eseguita
tra il 1678 e il 1686
in pietra arenaria
di Viggiù.
In cima alla facciata
spicca la statua
della Vergine Immacolata
tra due angeli musici.
Nelle due nicchie
San Gioacchino e
San Giuseppe.
Sopra il portone d'ingresso vi è
l'affresco con la
Deposizione
del Signore.
chiesa Madonna in Prato:
1) Cariatide sinistra:
La cappella della Madonna.
In origine questa cappella
era denominata dei Re Magi
perché al posto dell'affresco
che oggi si vede;
vi era un dipinto ad olio
di Camillo Procaccini
raffigurante proprio
la Madonna col bambino
in atto di ricevere
i doni dai re magi.
Le pareti laterali presentano
due affreschi del 1667
con la Strage degli innocenti,
eseguiti da Antonio Busca,
allievo del Nuvolone.
L'affresco oggetto di devozione,
contornato da una severa cornice lignea,
raffigura la Vergine seduta su di un trono
dalla spalliera
riccamente decorata,
con in grembo
il Bambino il quale
sorregge con
la mano destra
un piccolo globo
crucisignato.
Cappella di San Carlo.
San Carlo nella sua visita
esortava di
"fornir due cappelle della chiesa
di Santa Maria detta in Prato".
In memoria di questa visita,
la cappella di destra
fu dedicata a lui.
La tela incorniciata da
una notevole opera
lignea secentesca,
è del Lampugnani, così pure gli
affreschi sulla volta e sulle
pareti che rappresentano
episodi della Vita del Santo,
tra cui l'attentato avvenuto
il 26 ottobre 1569.
Sull'arco della cappella si trova
al centro lo stemma del Santo
col motto Humilitas i simboli
delle quattro virtù cardinali:
- Fortezza,
- Prudenza,
- Giustizia,
- Temperanza,
con le relative massime bibliche.
Il Presbiterio.
Sui quattro pilastri vi sono affreschi
con i Santi Defendente,
Alessandro, Vittore e Maurizio,
tutti martirizzati sotto
l'imperatore Massimiano.
L'altare è del Settecento,
un vero gioiello d'arte
per la preziosità
dei marmi policromi,
che ricalca in dimensioni ridotte
l'altare maggiore di San Vittore.
La volta del presbiterio
e la navata sono decorati
da motivi ornamentali
barocchi di classica eleganza
e morbidezza di linee.
ai quattro angoli con le figure
dei profeti che hanno
parlato di Maria, Michea,
Baruch, Geremia e Osea.
Nella tazza della cupola,
teorie di angeli dalle vesti
svolazzanti, con
strumenti musicali
(trombe, arpe, perfino
un rudimentale organo)
intonano inni di
giubilo alla Vergine
che sale al cielo per
ellere coronata di gloria.
Alcune decorazioni:
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