dove si trova?
Il suo interno:
Il battistero di Cremona,
situato accanto al duomo della città.
È alto 34 metri e ha un diametro di 20,50 metri;
la pianta dell'edificio è ottagonale,
con riferimento numerologico all'otto
(che era l'unione del sette,
il tempo, più l'uno, Dio, quindi simboleggiava eternità.
Si tratta quindi di un numero escatologico).
Vista dall'esterno:
L'esterno aveva originariamente tre porte,
ma quelle sud ed est vennero chiuse nel 1592;
oggi resta solo quella nord che si affaccia sulla piazza,
composta da un portico con due leoni stilofori, simile al portico del Duomo.
Storia:
ma quelle sud ed est vennero chiuse nel 1592;
oggi resta solo quella nord che si affaccia sulla piazza,
composta da un portico con due leoni stilofori, simile al portico del Duomo.
Storia:
nel 1370 vi venne posta la statua bronzea dell'arcangelo Gabriele
che si può ammirare presso la volta.
alta 16 metri che si conclude
alla sommità con una lanterna ottagonale.
alla sommità con una lanterna ottagonale.
Una cuspide su cui si posa la statua in bronzo
di un Angelo con aureola
(su cui è inciso il nome S.Gabriele)
(su cui è inciso il nome S.Gabriele)
che regge una croce astile di rame dorato
risalente al XII- XIII secolo, ora sostituita, all'esterno, da una copia.
il suo aspetto attuale con il rifacimento:
- della pavimentazione,
- della copertura in marmo
di alcune pareti
di alcune pareti
- il tetto con la volta.
Passeggiando in punta di piedi,
possiamo notare che sono presenti sono tre altari.
1) quello di fronte all’entrata decorato
con un crocifisso di legno del Trecento.
E' l'altare più antico (inizio del XIV SECOLO)
Vi è un affresco degli inizi del XVIII secolo
di attribuzione incerta ma, secondo studiosi,
attribuibile ad uno dei tre massimi pittori
del momento contemporanei dell'epoca
(A.Massarotti, F.Boccacccino, U: LA Longe).
2) quello a sinistra con
la Madonna Addolorata
- Ancona lignea in stile barocco
Giacomo BERTESI , 1697;
con inizio nel 1682 e completata nel 1700.
3) quello a destra intitolato a San Biagio.
TRA LA FINE DEL XVI E DEL XVII SECOLO
possiamo notare che sono presenti sono tre altari.
1) quello di fronte all’entrata decorato
con un crocifisso di legno del Trecento.
E' l'altare più antico (inizio del XIV SECOLO)
Vi è un affresco degli inizi del XVIII secolo
di attribuzione incerta ma, secondo studiosi,
attribuibile ad uno dei tre massimi pittori
del momento contemporanei dell'epoca
(A.Massarotti, F.Boccacccino, U: LA Longe).
L'altare del Crocifisso |
2) quello a sinistra con
la Madonna Addolorata
- Ancona lignea in stile barocco
Giacomo BERTESI , 1697;
con inizio nel 1682 e completata nel 1700.
L'altare della Madonna Addolorata |
3) quello a destra intitolato a San Biagio.
TRA LA FINE DEL XVI E DEL XVII SECOLO
L'altare di san Biagio |
dei cardatori della lana di cui il Santo è patrono.
Autore di tutto l’insieme è
il massimo scultore cremonese del seicento, Giacomo Bertesi,
che eseguì l’opera attorno al 1697, riprendendo,
nella decorazione dell’ancona,
sviluppato in modo analogo nella sontuosa ancona
per l’altare maggiore della
chiesa cremonese dei Santi Pietro e Marcellino,
per i padri della compagnia di Gesù.
Interessanti le statue lignee di San Filippo Neri e del San Giovanni Battista
realizzate dal Bertesi ed altre statue e frammenti che risalgono all’epoca medievale.
realizzate dal Bertesi ed altre statue e frammenti che risalgono all’epoca medievale.
La luce penetra all'interno
da una doppia serie di bifore sovrapposte e
dalla lucerna alla sommità della cupola.
da una doppia serie di bifore sovrapposte e
dalla lucerna alla sommità della cupola.
Il battistero ospita un fonte battesimale cinquecentesco,
che troneggia al centro dell'interno con la sua grande cisterna,
ottagonale come la pianta dell'edificio,
trattasi di un blocco monolitico di marmo rosso, opera di Lorenzo Trotti (1527).
il fonte battesimale:
Non si tratta di un fonte battesimale vero e proprio,
- si distinguono per eleganza del disegno compositivo,
bensì di una vasca in cui veniva conservata
l’acqua benedetta dal Vescovo durante la veglia pasquale
per amministrare i battesimi durante tutto l’anno.
Ogni facciata del prisma, suddivisa in tre sezioni,
reca alcune iscrizioni con la data di costruzione
ed il nome dei fabbricieri del tempo.
Sulla sommità è posta
una statua lignea raffigurante il Cristo risorto,
con un evidente significato simbolico
che lega la Pasqua al Battesimo.
del cortiletto del Torrazzo,
databili alla seconda metà del IV secolo:
- caratterizzato da una serie di ottagoni collegati ad alcuni quadrati
da una treccia a due nastri ed arricchito da motivi decorativi,
tra cui foglie d’edera nere, fiori in boccio rosa, pelte fogliate e nodi di Salomone.
- caratterizzato da una serie di ottagoni collegati ad alcuni quadrati
da una treccia a due nastri ed arricchito da motivi decorativi,
tra cui foglie d’edera nere, fiori in boccio rosa, pelte fogliate e nodi di Salomone.
Crisma per l'acqua battesimale |
1) Acquasantiera con sirene
Quale dato:
- INIZIO DEL XII SECOLO
- Marmo
- Nel 1884 l'acquasantiera è stata venduta
dalla Fabbriceria ad un antiquario,
dovette essere ricomprata per intervento dalla Prefettura.
Secondo Quintovalle si tratta di un
"pezzo dalla prima fase dell'officina willigelmica",
attribuibile dal Maestro della porta settentrionale
della Cattedrale di Modena, Maestro di Artù.
La decorazione presenta quattro sirene bicaudate,
secondo il modello iconografico più diffuso
nel Medioevo che le voleva metà donna e metà pesce.
antica fonte battesimale |
2) il bue simbolo dell'evangelista LUCA
il bue simbolo dell'Evangelista LUCA |
- inizio del XII secolo;
- La scultura era parte probabilmente di un gruppo di quattro,
con i simboli degli Evangelisti;
- Viene attribuita da Puerari al Maestro Lunetta;
- Quintavalle avvicina il pezzo al Maestro dei Profeti e
lo ritine parte di un pulpito poi smembrato,
insieme al Leone (simbolo dell'evangelista Marco),
tuttora murato nel sottoportico della "Bertazzola"
delle Cattedrale di Cremona.
3) PIETRA DI FONDAZIONE DELLA CATTEDRALE,
CON I PROFETI ENOCH ED ELIA
- INIZIO DEL XI SECOLO
- CALCO IN GESSO
ricorda come nell'anno 1107, al tempo di Papa Pasquale II :
"si cominciò ad edificare questa chiesa maggiore di Cremona, che si vede costruita solo a metà"
e ciò sarebbe ad indicare che la lastra venne approntata
in un anno imprecisato 1107-1117 (anno del terremoto),
quando i lavori di costruzione dell'edificio erano già avviati.
I due PROFETI ENOCH ED ELIA:
sarebbero stati rapiti in cielo, che sono qui,
pertanto simbolo di resurrezione dalla morte,
tramite il ministero della Chiesa.
4) TRANCIO CON SIRENA E TESTA VIRILE BARBUTA (DX)
MANIGLIE DELLA PORTA STORICA (SX)
- PRIMA META' DEL XII SECOLO
- IN MARMO
Il frammento rappresenta un complesso intreccio di
elementi vegetali di foglie, che si avvolgono su se stesse con eleganza.
- Nella parte superiore compare una sirena, secondo l'iconografia più antica,
cioè mezza donna e mezzo uccello;
- nella parte inferiore si scorge il busto di un vecchio che
si afferra la barba con la mano sinistra.
Una piccola curiosità:
nella muratura esterna della parete meridionale
sono scolpite le unità di misura
ufficiali del mattone e della tegola,
secondo le prescrizioni del regolamento
della Città di Cremona risalente al 1388.
nella muratura esterna della parete meridionale
sono scolpite le unità di misura
ufficiali del mattone e della tegola,
secondo le prescrizioni del regolamento
della Città di Cremona risalente al 1388.
Orari d’apertura
Dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.40
Chiuso il giorno di Natale, di Pasqua e nella solennità dell’Assunta
Ingresso
Biglietto intero: 3 euro
Biglietto ridotto (studenti e over 65): 2 euro
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