Dove trovarla?
Quando si scende alla fermata della M2 di Piazza Abbiategrasso, ci si immette in via neera e al numero 24 troviamo la chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa.
Un po di storia:
La
Chiesa si trova in un quartiere periferico della città vicino al Naviglio
Pavese, composto da residenti benestanti e fasce popolari e oggi, anche, ha una
forte presenza di immigrati.
E’ una monumentale architettura di Giovanni Muzio degli anni ’30.
Alla fine degli anni 90 è stato installato un sistema luminoso con tubi al neon dell’artista Dan Flavin che ne ha valorizzato lo spazio ed è un opera d'arte contemporanea ed originale in un edificio religioso.
La chiesa è divenuta parrocchia nel 1925, con decreto del
Card. Eugenio Tosi, che nominò come primo parroco Don Arturo Migliavacca.
|
La chiesa, ad impianto basilicale ed altrettante absidi,
fu progettata dall'ingegnere Franco Della Porta in stile neoromanico.
Ma, gettate le fondamenta, per il costo elevato per le comunità, l'incarico fu, pertanto, assegnato all'architetto Giovanni Muzio che ne semplificò la struttura che fu terminata nel 1932 negli elementi principali, mentre il pronao venne completato solo nel 1960.
Proano - Chiesa Rossa
|
Muzio sviluppò la chiesa a croce latina, con
la navata centrale coperta da una volta a botte, visibile in esterno, che
termina nell'unica abside. Il transetto presenta un soffitto in legno a vista.
Interessante pure sono le piastrelle del pavimento realizzate anch'esse dall'Architetto Muzio. Il fonte battesimale, su fianco sinistro, inserito in una cappella ottagonale, rimanda ai battisteri medievali, dove è possibile ammirare la scultura San Giovannino, opera giovanile del giovanile di Giacomo Manzù.
L’altare, incorniciato dall’abside, richiama nella forma i templi greci.
Altare |
DAN FLAVIN IN CHIESA ROSSA
Nel 1996,
l’artista americano Dan Flavin (New York 1933-1996) ideò un’opera di restauro e
rinnovamento della chiesa parrocchiale di Giovanni Muzzio negli anni 30.
L'opera
fu realizzata nel 1997 ed installata
grazie all'interessamento del ''Dia Art Foundation'' di New York e della
Fondazione Prada. Pertanto,
L'installazione è di tipo permanente costituita da
tubi al neon verdi e blu per la navata centrale, rossi per il transetto, oro
per l'l'abside.
L’opera site-specific Untitled, in
luce verde, blu, rosa, dorata e ultravioletta permea l’intero volume della
chiesa e accompagna il visitatore: percorrendo lo spazio dall’ingresso, la
successione cromatica del trattamento della navata, del transetto e dell’abside
suggerisce la progressione naturale della luce in notte – alba – giorno.
Alcune foto dell'illuminazione a giorno:
Alcune foto dell'illuminazione durante la sera:
Dal 2008 è sospeso sopra l'altare un grande disco (233 cm) in legno di pioppo "Luce", scultura del maestro Pino Pedano, che ha realizzato anche la fusione in esterno rappresentante Padre Pio da Pietrelcina.
All'interno della chiesa sono da segnalare: la cappella mariana con la statua della Madonna opera di Giacomo Munster di Ortisei, il bassorilievo con l'Annunciazione dell'altare ed è presente il tracciato d'acciaio di un labirinto circolare, il cui diametro è grande circa quanto la navata (8,215 metri).
Dal 17 gennaio 2010 è conservata nel transetto una reliquia del Beato Don Carlo Gnocchi.
Nessun commento:
Posta un commento