Dove si trova?
Piazzale Vittorio Veneto, 1, - 24040 Crespi d'Adda - BG
Il Villaggio Crespi d'Adda è frazione di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, al confine con la provincia di Milano.
Come di arriva con i mezzi pubblici?
Da Bergamo:
- Quando si scende dalla stazione dei treni di Bergamo, prendete il bus T.B.S.O. in direzione Trezzo sull’Adda, si scende alla fermata di Crespi d’Adda.
Da Milano:
- Bus da GESSATE M2
a TREZZO SULL’ADDA = Z310
- TRENO IL PASSANTE FERROVIARIO S5 DA VARESE A TREVIGLIO, ad
esempio da GARIBALDI SOTT e scendere A CASSANO D’ADDA.
Occorre prendere il BUS Z309 FINO A TREZZO SULL’ADDA e circa
30 minuti si
passa sul ponte di collegamento tra Trezzo e CAPRIATE SAN GERVASIO
e poco dopo
vi sono le indicazioni per Crespi d’Adda.
- TRENO DA MILANO A TREVIGLIO, da Treviglio il BUS T10 FINO TREZZO
D’ADDA.
- DALLA METRO DI GESSATE (VERDE M2), SI PRENDE IL BUS ATM N. 920
IN DIREZIONE TREZZO
SULL’ADDA.
UNA VOLTA SCESI AL CAPOLINEA, PRENDETE IL BUS T.B.S.O. IN
DIREZIONE BERGAMO: CRESPI D’ADDA È LA SECONDA FERMATA.
Cartina Villaggio:
Perché Patrimonio UNESCO?
Crespi d'Adda, modello straordinario del fenomeno dei villaggi
operai tra il XIX e XX secolo, è espressione della filosofia degli industriali
illuminati nei confronti dei loro operai, in quanto era stato costruito quale
alloggio per gli operai che lavoravano nella fabbrica di cotone ivi esistente.
Avendo
la fabbrica cessato completamente la sua attività, il villaggio continua ad esistere
con la vecchia fisionomia che aveva che prima che la fabbrica scomparisse.
Sono
state conservate integre esteriormente le abitazioni e il verde che le ha
sempre circondate (esattamente come era nel ‘800), divenendo così una residenza
riposante per le famiglie che lavorano tra Milano e Bergamo.
Criteri di iscrizione:
Il
sito di Crespi d'Adda è stato iscritto già dal 1995 nella Lista del Patrimonio
mondiale dell’Unesco sulla base dei seguenti criteri:
- Criterio IV:
Offrire
un esempio eminente di un tipo di costruzione o di complesso architettonico e
di paesaggio che illustri un periodo significativo della storia umana.
- Criterio V:
Costituire
un esempio eminente di insediamento umano rappresentativo di una cultura,
soprattutto quando esso diviene vulnerabile per effetto di mutazioni
irreversibili.
LA STORIA...
Fabbrica
e villaggio di Crespi d'Adda furono realizzati tra l’Otto e il Novecento quando
capitani d'industria illuminati, si occupavano già di dottrina sociale, anticipando
i ritardi della legislazione sociale dello Stato stesso.
Il
Villaggio Crespi d'Adda è una cittadina completa per i dipendenti della
fabbrica e le proprie famiglie. Fu data a tutti i dipendenti on solo una villetta con orto e giardino, ma anche furono messi a disposizione tutti i servizi necessari alla vita della comunità: chiesa, scuola, ospedale, dopolavoro, teatro, bagni pubblici...
Il padrone li dirigeva dalla sua fabbrica e provvedeva a tutti i
bisogni dei suoi dipendenti "dalla culla alla tomba".
Il
Villaggio, pertanto, era abitato solo da
chi lavorava nell'opificio, e la tutta vita della comunità "ruotava
attorno alla fabbrica stessa".
Crespi
d'Adda nato nel 1878 sulla riva dell'Adda, in provincia di Bergamo, e cessò di
esistere alla fine degli anni Venti con la morte dei protagonisti e i mutamenti
nel XX secolo.
Fu
costruita quando l'Italia, nel periodo che precedette l'unificazione, si fecero
politiche di creazione di imprese industriali di grandi dimensioni.
Gli
attuali abitatati del villaggio di Crespi sono in gran parte discendente degli
operai che vi hanno vissuto o lavorato nel passato; la fabbrica stessa è
rimasta in funzione fino al 2003 sempre nel settore tessile cotoniero.
L'urbanistica:
La
fabbrica è situata lungo il fiume accanto il castello della famiglia Crespi.
Le
case operaie sono allineate ordinatamente
- a est della fabbrica su strade parallele;
- a sud vi è un gruppo di ville per gli impiegati e, incantevoli, per i dirigenti.
- Sul villaggio vigilano dalla parte alta le case del medico e del prete, mentre la chiesa e la scuola, affiancate, fronteggiano la fabbrica.
Importanti
a vedersi sono: l'opificio e le sue ciminiere e i suoi capannoni a shed lungo
la via principale corre tra la fabbrica e il villaggio, giungendo infine al
cimitero.
L'architettura:
A
Crespi d'Adda si possono notare una diversità di stili, tra
classicismo e romanticismo.
La
villa padronale ripropone lo stile medioevale trecentesco mentre la chiesa è
copia esatta della rinascimentale S. Maria di Busto Arsizio, paese d'origine
dei Crespi.
Le altre costruzioni sono tutte di gusto neo-medioevale.
Le altre costruzioni sono tutte di gusto neo-medioevale.
La chiesa di Crespi
|
esempio di casa nel villaggio |
La modernità del Villaggio
Era
inteso a perseguire come obbiettivo "illuministico" realizzare un
punto d'incontro ottimale tra le esigenze dell'impresa e quelle del lavoratore.
Perché visitarlo?
- Dalla sua storia possiamo comprendere ed apprendere come la visione dell’800 permanga ancora oggi come se nulla fosse stato cambiato.
- Si tratta di un luogo fuori dal tempo dove la razionalità e la sincronia ripetuta, invita a cogliere il senso, l’idea ed il valore di quel progetto nella sua totalità che investì questo territorio e di cui l’architettura doveva essere la via maestra della sua trasformazione.
- Il villaggio industriale di Crespi d’Adda è un prodotto dell’opinione raffinata dell’Ottocento secondo cui le cose utili potevano e dovevano essere anche belle, e ciascuno aveva l’assoluto dovere di fare ogni cosa nel modo più elegante possibile.
- E’ il racconto di un uomo testardo, ricco ed autoritario con una buona dose di volontà è riuscito a realizzare il suo sogno insieme al figlio e nel 1876, era diventato un modello ideale per quell'epoca.
- Il suo significato non è importante per la sua storicità, quanto il suo altissimo livello di integrità e di autenticità, se paragonato agli altri esempi equivalenti come Forsmark e Lovsta (Svezia), New Lanark (Scozia), Krupp (Germania) e Cadbury (Inghilterra).
I luoghi principali e alcune foto:
Il
Villaggio di Crespi era nella sua totalità un microcosmo completo e
autosufficiente dove i lavoratori
della fabbrica potevano trovare qui tutto ciò che serviva loro e alle loro
famiglie, in un'epoca in cui lo stato non era in grado di fornire le tutele e i
servizi indispensabili.
Alcune Foto:
VEDUTA DALL'ALTO |
L'ingresso centrale |
Il lavatoio |
I capannoni della fabbrica + ciminiera |
BUONA VISITA
Nessun commento:
Posta un commento